Di giorno il cielo è sempre rosso e fiammeggiante sopra quelle
lande, opaco come uno spettro rosso, e non si vedono sole né nuvole.
Di notte invece il buio riempie tutto come un vapore, un fumo nero senza luna
e senza stelle.
Il deserto si estende all’infinito in tutte le direzioni, ma la sabbia
è finissima, impalpabile e nera. Le dune formano imponenti colline mobili
con strane sfumature rosa, violetto e grigiastre.
È cenere. Immense distese di cenere, cenere dappertutto. La stessa cenere
che sta in sospensione nell’aria conferendole quel colore rosso bruciato e
quell’odore acre e nauseabondo; la stessa cenere che si impasta con il
tuo respiro e ti strozza la gola.
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