Pesanti nuvoloni di fumo e di fuoco ribollono bassi nel cielo rotto dai
fulmini; l’aria e la luce sono strozzate.
Nel buio innaturale il mare acido è nero come catrame; enormi onde
dalle creste piumate di schiuma si gonfiano a raffiche che si abbattono sugli
scogli con un rombo più assordante di quello dei tuoni.
Sugli scogli viscidi stanno aggrappate piccole iguana irte di aculei; si ancorano con gli artigli nelle fessurazioni delle rocce vulcaniche e respirano affannosamente sbuffando la salsedine dalle narici allargate.
Ora, qui, alla fine del mondo, sento anch’io l’amaro del sale nel naso e nella bocca.
Dario Scoppelletti
Copyright © 2008 Dario Scoppelletti, <http://www.scoppelletti.it/>.
La copia letterale e la distribuzione di quest’opera nella sua integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, gratuitamente, a condizione che questa nota sia riprodotta.
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