Braccato
Venaria, 22 aprile 1991
La sveglia suona dentro di me; deve essere presto. Mi alzo dal letto, tiro un
po´ su la tapparella e guardo fuori dalla finestra; è ancora buio e nel cielo
solo due o tre stelle brillano ancora debolmente.
Le strade sono deserte. Sento che mi hanno trovato; devono essere qui vicino da
qualche parte, forse dentro qualche auto parcheggiata che cercano di centrarmi
nel mirino. Magari!
Sono stanco di fuggire, e nello stesso tempo di aspettare.
Dario Scoppelletti