La fontana nel mio giardino segreto
Venaria, 24 novembre 1990
Nel mezzo del mio giardino segreto c’è una fontana; l’acqua che sgorga trabocca
da una piccola vasca poco profonda mantenendola sempre piena fino all’orlo e con
la superficie dell’acqua liscia come una pellicola, appena impercettibilmente
increspata dalla corrente.
Sullo specchio dell’acqua si riflettono le miriadi di stelle del firmamento, e
il globo luminoso della luna, e il manto profondo della notte estiva, e le
sagome scure delle fronde degli alberi del mio giardino, e tutto ruota intorno
come in un sogno.
Quando guardo nello specchio vedo anche l’immagine riflessa del tuo viso
sorridente e luminoso come il fresco ruscellare dell’acqua: sei bellissima,
pura, fragile, il mio piccolo sogno.
Avvicino piano la mano aperta all’acqua per accarezzare la tua guancia, ma,
appena con la punta del dito sfioro la superficie, è come se fosse caduta una
goccia di pioggia, e tanti cerchi concentrici si irradiano dal punto del
contatto increspando l’acqua e facendo tremolare e svanire tutte le
immagini.
Rimango con la mano protesa e, quando l’acqua è nuovamente calma, riappaiono le
stelle e la luna, ma tu non ci sei più.
Dario Scoppelletti